sabato 10 gennaio 2015

Sveglia

Sabato, sveglia alle 6.30, lavoro.
E finché guidavo per venire al lavoro, ripensavo alle mattine che puntavo la sveglia ancor prima, per prendere un treno.
Scaletta di prassi: garage, macchina, autostrada, parcheggio stazione, bar caffè, bagno pipì, banchina binario1, attendo il muso della freccia argento che mi porterà via.
E finché aspetto saltello, cuffie alle orecchie, con Lzzy Hale che mi urla nel cervello, fumando una siga.


E poi tre ore di viaggio, di nulla esplosivo, se non io e la mia musica.
Ancor prima che il treno si fermi, comincio a respirare l'aria capitolina e rinasco.

Perché.

-viaggio senza bagaglio
-dove vado, sono protetta.

F/° 
Una cameriera con la divisa acciaccata.


7 commenti:

  1. Viverci però è diverso. Io strozzerei il 97, 45% di chi ci vive ora e concorre allo scempio capitolino.
    Perché sarà pure colpa della politica, ma un popolo così beota e insensibile è 'na jattura peggio.

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    1. conosco pochissimi romani.... e mi pare bella gente, ma ovviamente io sono un mordi e fuggi quando vado e non ho polso della situazione :)

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    2. (la mia è in realtà una risposta ad cacchium, non c'entrando il sottoscritto niente col contesto. Volevo giusto partecipare)

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  2. Pecetta.... vedi di riprenderti, che a Roma manca l'odore della ragazza delle tribù barbare del nord ;)

    P.S.
    Togliendo i garage... è una scaletta (inversa) in cui mi riconosco :p

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    1. pecetta lo dici a tua sorella :P
      e il mio è PROFUMO tze :)

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non solo pinte, qua