lunedì 6 luglio 2015

La vita è varia

A volte mi lascio senza parole da sola.
Per certi comportamenti miei che inducono atteggiamenti altrui.

Ho persone verso le quali potrei perpetuare un omicidio sociale seduta stante, eppure.
Eppure con santa pazienza me le inculo, finché vengono beccolare a me.
Persone verso le quali ho nutrito le fantasie più sfrenate, nell'immaginarle legate ad un palo e io, a fianco loro, con un trapano in mano che perforo le loro cosce.
Persone che, grazie ai miei silenzi ai miei saper aspettare i momenti giusti, ora vengono a me in cerca di un consiglio, mi fanno le loro confidenze, dal "mi sono mollato con.." e mi sobbarco i piagnistei, al "pensa se fossimo vicini...".

Tutto bello no? No, perché certi giochi li porto avanti mesi e anni, nel giungere dove voglio e di mio ho una peculiarità. Perdo interesse se non ho un interesse tangibile. E il fatto di vedere che loro possano considerarmi una vera amica (quando non lo sono, di fatto), non mi è abbastanza.

Altra sera discutevo, di cose di tutti i giorni e  ne è uscita una frase nei miei confronti.
"Sei anaffettiva".
Boh, forse, di certo sono una che tende a sopravvivere, quindi d'istinto corazzo l'anima. E tendo a non legarmi più di tanto o a darmi troppo coi sentimenti.

Insomma, non mi si rompano troppo le palle e portare più in alto il vessillo del rispetto.