giovedì 11 dicembre 2014

Tra un cliente e un altro..

Che fare nei momenti di noia, quando nel locale non passa gente interessante? 
Nei miei trascorsi di commessa in una cartoleria, durante il periodo estivo, usavo questi momenti per andare nel reparto libri a leggere. Se penso poi che questi libri venivano acquistati, finivano in non so quali case, quale dono a chi sa chi, o acquisto personale.. sorrido ora. Tanto valeva mettere un bel cartello "libri di seconda mano". Ma ero attenta, o almeno ho cercato di farlo. Nella mia infinità curiosità, mi son data una letta anche ai libri che parlavano di sessualità, soffermandomi curiosa su foto e immagini. 
Affascinano la me silenziosa e solitaria i libri: è un pezzo che non scivolo, per mancanza di tempo, tra i corridoi della biblioteca civica della mia città. Hanno il potere di isolarmi, lasciandomi nulla (per fortuna).
Stamane stavo al colloquio individuale con un prof di mio figlio.
E' bene precisare che dal punto di vista didattico, io e lui, siamo due entità diversissime. 
Colgo in lui lo spirito che non stava in me: io vivevo un rapporto quasi osmotico coi libri di testo, perché in testa dovevo stare, dovendo portare a casa il massimo del meglio. O era mortificazione genitoriale attuata. 
Lui invece, il bimbo quindicenne, applica il concetto che il libro esiste perché una storia o una nozione è stata compiuta. E' passato, mentre lui è presente e futuro. Ha un Io interiore solido, cosa che alla sua età non avevo. 
Come va il pargolo a scuola? Schifosamente bene: s'è calato in questa sua scelta di indirizzo superiore con estrema naturalezza, zero ansia, zero difficoltà. Speriamo duri e che migliori sempre.

Mangiavo pure, tra un cliente e un altro: il mio pasto preferito era il panino con la mortadella e una lattina di coca. Poi facevo altro: inventario, pulizie, pausa pipì. 
E mi ritrovavo con l'estate volata dentro le mura di quel negozio, mentre ritornavano gruppetti di amici, reduci dalla vacanze estive, coi capelli schiariti e la pelle abbronzata.

Se penso che sono circa due anni pieni che non prendo ferie, se penso che mi ci sto abituando, se penso che il massimo per me sarebbe staccare due o tre giorni, chiusa in casa, non vedere e non fare nulla: io, il mio divano, un paio di libri, la tv, la cioccolata e la liquirizia nera.

Vedremo insomma.


11 commenti:

  1. A me manca quel periodo spensierato, subito post-scuola, dove vivevo da solo e il telefono più vicino era una cabina a 2km. Giornate intere passate nel silenzio più assoluto, assorto a costruire modellini di aerei o leggere libri di fantascienza (Urania e serie Oro e Argento della Editrice Nord).
    Come te, non è di vere vacanze quello di cui avrei bisogno, ma proprio uno stacco dal mondo.

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    1. La sottoscriverei pure col sangue, la tua ultima frase: sto in fase di sfascio psicologico a solo sentir parlare "ma dove andiamo per l'ultimo dell'anno?"... dio ..ma si dimenticassero di me per quel giorno e anche quello seguente.

      Oddio vipero! Mi hai fatto venire a galla ricordi che sanno di spensieratezza: me in cerca di una cabina telefonica per tampinare l'esemplare maschio di turno, visto che n'altro po' mio papà ci metteva un lucchetto con combinazione al telefono di casa.... che ricordi..

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    2. Io quel periodo l'ho saltato. A me nun me se filava nessuna...

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    3. E come hai fatto a diventare Vipero ?

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    4. La "sottile ironia" era una dote segnalata perfino nelle schede delle medie. Per il resto tante seghe.
      Vipero comunque me lo affibbiarono delle colleghe, credo fosse il 1995.

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    5. Dentini aguzzi. Facevo battutine, qualcuna coraggiosa.

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    6. ma perché non andare dalla dentista a mettere l'apparecchio, scusa?
      da 1 a 10, vorrei capirlo il coraggio maschile di 20 anni fa

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    7. (non credo d'aver capito...)

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  2. L'amore di mamma trasuda a goccioloini.... sapestilo!

    Io con i libri ho un rapporto amoroso dai primi anni di vita, anche il solo toccarli (quando ancora nons apevo leggere) mi creava una sensazione di piacere. Ora è un periodo che leggo poco, mea culpa, mifaccio distrarre dalla tecnologia. Ma sto meditando un drastico ritorno alle rigini (non a quando non sapevo leggere :P , un pò dopo )

    Per le ferie... non so dirti, quelle classiche vai al mare o in montagna ne ho fatet così poco, mediamente ci mettevo una pezza di una decina di anni tra una e l'altra che alla fine ho capito.... la vacanza è ovuqnue io possa far quello che mi piace. Ecco l'unica cosa che vorrei e potermi permettere qualche giorno ogni tanto a bere un mezzo e mezzo... ma si sa che quelli con la bella stagione posso farli ;)

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  3. Uff.... non mi aggiorna e tuoi post...e me li perdo !!
    S - e ..oh... meglio per lui e per te. Ha na bella testa il "piccolo" ;)
    M - reminiscenze, non so perchè ma te ce vedo !!!
    S ultima - Prenditele ste cazzo de ferie l'estate (mo lascia perde l'estate passata... non conta), per quanto riguarda le giornate spot (2/3 giorni... devi prenderle) :p

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