martedì 2 dicembre 2014

Pensi una cosa e ne fai un'altra

Sono stata nell'incertezza per una manciata di minuti, poi ho deciso di fare l'inverso di quello che avevo pensato.
Insomma, in questo mio (ennesimo) cambio di blog, sono stata lì lì per riaprire il mio primo blog, perché lo sento così affine a me. Se dovessi tracciare un mio percorso, riprenderei ad una a una quelle pagine.
Così venerdì pomeriggio scorso, me lo sono riaperto (solo per me), ho riletto alcuni post, andando decisa e sicura su quali leggere, pilotata dalle dati con le quali li avevo pubblicati.
Date significative e importanti, ovviamente.
E man mano che leggevo le mie parole di un paio di anni fa, dentro me capivo che non potevo riaprilo.
E' un passato che fatico a ricondividere; un passato, ora col senno di poi, che ha scandalosamente influito il futuro, ovvero il mio presente di adesso.

M'ha fatto specie trovare una Me più "filosofica" (passatemi il termine), più attenta a quello che scriveva, soprattutto attenta a non dire più di tanto, forse insicura di esternare le proprie emozioni, forse sicura di essere stanata se lo avesse fatto.

E mi ritengo sciocca, ora, nello scoprire che con l'avanzare dei mesi, sono diventata più superficiale.
Ovvero meno maniacale nel riportare i punti salienti del mio animo.

E poi ci ripenso, e sta voglia ce l'ho, ma mi faccio condizionare: proprio vero che certe catene non si rompono mai.

6 commenti:

  1. Mia cara locandiera
    leggo il suo scritto e debbo dirlo, di quel blog che ho ho visto pochissimo (ebbene io son arrivata nel suo momento salto alla trasformazione) non posso dire molto, se non che anche i post che lessi io erano criptici a tal punto, che o sentiva con l'anima o non comprendeva. Debbo dirle che l'amai quasi subito.

    Lei non è diventata più superficiale, solo che ha messo un pò più di leggerezza nella sua vita, e la vita forse l'ha distratta un pò.

    Per il resto ci son momenti in cui il blog diventa autoanalisi, altri cazzeggio e altri ancora in cui non li frequentiamo.

    Tutto questo per dirle, che a parte la sua malinconia e il suo sentirsi condizionata, io non la cambierei di una virgola.

    Eh si ho scritto un commento lungo, di quelli che lei detesta, ma so che per questa volta mi perdonerà.

    Infintamente suo

    Diversamente Intelligente

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  2. Ah boh. Io non c'ero e se c'ero dormivo.

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  3. .... molto diversa si, ma sempre "uguale".
    Alla fine sei sempre la stessa, solo che ogni tanto mostri un aspetto diverso di te e un'altro lo nascondi.

    " proprio vero che certe catene non si rompono mai" ... indole.
    Ma ricordati che si possono rompere, gambine e braccine :p ... Perchè io certe cose (facce) non le scordo ;)

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  4. ah dunque, rispondo in modo comunitario...
    sì sono sempre io, forse meno svampita (passatemi il termine), ma sempre cocciuta.
    Quel blog è il sunto di cosa posso combinare quando sbaglio: mi faccio male.
    Le braccine e gambine, non le mie please.
    Ora sto lavorando il soggetto, sebbene lo faccia in maniera soft, visto una scommessa che non vorrei (mai) boicottare.

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  5. questa volta col cambio blog hai pure cambiato modo di scrivere. Non ti avrei mai riconosciuta.
    Mutaforma: livello "esperto".

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    1. è che son sommersa da (troppe) cose serie e scrivo con meno applicazione :)

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